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Ritrovata la chiave di una fattoria gallo-romana portata alla luce accanto a monete e a ceramiche


Si è chiuso in queste ore uno scavo archeologico su un’area di 5600 metri quadrati svolto dall’Inrap , l’Istituto nazionale francese per la ricerca archeologica preventiva, in previsione della realizzazione, su due terreni, degli edifici di un nuovo polo scolastico.
Il lavoro è stato svolto a Ollainville, un comune francese di 4.639 abitanti, situato nel dipartimento dell’Essonne nella regione dell’Île-de-France.

A sinistra: scavo della struttura del Basso Impero. © Paulette Lawrence-Dubovac, Inrap. A destra: materiali recuperati durante l’indagine, tra i quali la chiave, che abbiamo evidenziato con le frecce rosse © Myr Muratet, Inrap

“Lo scavo ha portato alla luce, in un settore poco esplorato, i resti di un’occupazione rurale gallo-romana situata ai margini dell’altopiano, sul versante settentrionale dell’Orge, ai margini dell’antica agglomerato di Arpajon, in territorio parigino”. – scrivono gli archeologi dell’Inrap, sul sito dell’istituto – Il sito antico è caratterizzato da una continua occupazione, le cui prime vestigia risalgono al I secolo dC e proseguono oltre il IV secolo. Si trova su un pendio caratterizzato da fenomeni colluviali e di canalone su un sito geologico segnato da un affioramento di argini di palmento. I resti molto livellati sono stati scoperti a soli 30 cm di profondità. Le strutture scavate (fosse, fossi, pali) o costruite (un muro, un pozzo) testimoniano un’occupazione rurale di cui restano poche vestigia. L’edificio in sé non è stato trovato ma una grande struttura scavata ha fornito arredi particolarmente ricchi e diversificati (monete, piccoli oggetti in bronzo, ceramiche sigillate decorate con una ruota), ipotizzando la presenza di un habitat limitrofo o meno conservato”.

Tra gli oggetti, una bella chiave in rame, che può essere ipoteticamente collegata a una delle serrature della fattoria o dell’edificio ad essa collegato.

La chiave antica trovata durante lo scavo preventivo nell’area della fattoria © Myr Muratet, Inrap