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Scoprono sarcofagi e tombe romane con corredi di vetro. Un’archeologa sfila delicatamente l’obolo di Caronte dalla mano dello scheletro. Lo scavo


Nelle recenti ricerche condotte nell’area della Porta Bianca (2023), situata nel retro della stazione di Strasburgo, archeologi di Archéologie Alsace hanno riportato alla luce un prezioso tesoro dell’antichità: una necropoli romana contenente numerose tombe e sarcofagi. Questi reperti risalgono principalmente all’ultimo secolo della presenza romana nella regione, prima della devastazione causata dalle incursioni barbariche di Attila.

L’eccezionale scoperta del 2023 include sarcofagi in arenaria e tombe adornate con preziosi oggetti in vetro, gettando nuova luce sul passato di questa antica città. Tra i reperti più sorprendenti recuperati dagli archeologi c’è un obolo, una moneta romana, che è stata estratta con cura dalla mano di uno dei defunti, offrendo un toccante legame con il passato.

L’apertura del pesante coperchio del sarcofago in arenaria, grazie al possente braccio di un escavatore @ Foto M. Higelin, Archéologie Alsace
L’accurato micro-scavo all’interno del sarcofago @ Foto M. Higelin, Archéologie Alsace

Le prime indagini sull’area risalgono al XIX secolo, quando Alexandre Straub condusse ricerche che portarono alla scoperta di 242 tombe, in gran parte risalenti al periodo del Basso Impero, ovvero la seconda metà del III e il IV secolo. Tra queste tombe, si trovavano 20 sarcofagi monolitici in pietra arenaria, una dozzina di tombe con lastre di terracotta e altre con bare in legno o sepolture dirette. Questa zona, conosciuta come Argentoratae, ospitava un antico castrum romano, il cui nome oggi si associa alla moderna Strasburgo. (Continua a leggere l’articolo, poco sotto)

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La presenza dei Romani in Alsazia iniziò nel 58 a.C. sotto il comando di Gaio Giulio Cesare, quando riuscirono a fermare l’invasione germanica di Ariovisto. Dopo la conquista e l’organizzazione della regione da parte di Marco Vipsanio Agrippa, un generale di Ottaviano Augusto, il confine naturale fu stabilito sul fiume Reno. Argentoratae divenne un importante punto strategico e ospitò la legio II Augusta fino al 43 d.C., quando la legione partì per la conquista della Britannia. Successivamente, la legio VIII Augusta fu posizionata a Strasburgo durante il dominio di Domiziano.

L’archeologa sfila delicatamente l’obolo @ Foto M. Higelin, Archéologie Alsace
Corredo in vetro in una delle tombe romane @ Fotografia F. La Rocca, Archéologie Alsace

La necropoli appena scoperta rivela un periodo turbolento nella storia di Argentoratae. Nel 355 d.C., la città fu saccheggiata dagli Alemanni, e due anni dopo, l’esercito romano di Giuliano sconfisse le truppe alemanne guidate da Cnodomario proprio vicino a Argentoratae. Tuttavia, la città subì un destino tragico nel 451 d.C., quando fu distrutta durante l’invasione di Attila.

Questa scoperta non solo aggiunge ulteriori dettagli alla storia di Argentoratae ma offre anche una visione preziosa dell’antica vita romana e delle sue tradizioni funerarie. Gli archeologi continueranno a studiare e analizzare questi reperti, contribuendo così a un’ulteriore comprensione del passato di questa affascinante città romana.