L’allestimento scenico delineato da Tintoretto coglie soprattutto il punto di vista psicologico del marito tradito. E’ solo da un’accurata osservazione della scena, infatti, che è possibile scoprire, anche grazie all’indicazione di un minuscolo cane che abbaia furiosamente all’intruso, la presenza del dio della guerra, l’elmo in testa comicamente nascosto sotto il letto.
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La sorpresa della spudoratezza e la quantità dell’offerta. Su questi due elementi si basò la fortuna del soggetto che divenne motivo iconografico dominante nella cultura francese tra Ottocento e Novecento. Una società che vedeva gruppi di donne nei bordelli e che li immaginava liberi nella natura, in una sorta di branco primordiale
Il fotografo Michal Babčan è nato nel piccolo villaggio di Borinka,in Slovacchia. Ha studiato arte popolare, ceramica e pittura presso la Scuola d'Arte centrale e nella Scuola di Belle Arti di Bratislava. Artista poliedrico, ha ultimamente intensificato il suo interesse nei confronti della fotografia, segnalandosi per l'accordo rilievo della leggiadria e della grazia della donna,espressa attraverso un potenziamento della sinuosità e della levità.
Per diversi anni di anni, i fotografi Uwe Schmida e Laila Pregizer si sono dedicati all'integrazione di modelli nudi nei paesaggi. Il loro lavoro invita lo spettatore a vedere la figura umana come parte della natura. Le immagini non sono create con photoshop, ma sono scatti reali. Le modelle vengono infatti dipinte da due body painter. Jörg Düsterwald e Léonie Gené
Il pittore indagò il mistero del nudo femminile come se la modella venisse guardata “dal buco di una serratura”. Le novità dirompenti della sua arte influenzarono gli italiani Boldini, De Nittis e Zandomeneghi
Nipote del Re Sole, intima di Voltaire, la bellissima e disinibita Mademoiselle de Charolais era solita in privato indossare un saio di frate francescano. Non per zelo religioso, ma per potersi spogliare più velocemente, senza sfidare l’impazienza dell’amante di turno. E i più famosi pittori facevano a gara a ritrarla in quella veste inconsueta
Così Newton stesso descrive come nasce una sua fotografia:" Investo molto tempo nella preparazione. Penso a lungo a ciò che voglio realizzare. Ho libri e piccoli quaderni in cui scrivo tutto prima di una seduta fotografica. Altrimenti dimenticherei le mie idee”
Il fuoco si direbbe l’atto estremo di un pentito, ma pentitosi di cosa? Possibile si tratti dell’aver intuito e praticato anzitempo il sensualistico valore conoscitivo del tatto praticabile anche con il solo sguardo?
Una storia americana. Della nuova frontiera novecentesca. Di una quotidianità fatta di una madre con problemi psichici, di orfanotrofi, di affidi, di situazioni caotiche, di piccoli furti e di violenze. Chi era Norma Jane Mortenson, davvero? Quando divento Marilyn Monroe, mutando identità e assumendo quel nome - inventato - e quel cognome - materno - che iniziamo entrambi con la lettera "m", sensualmente, come un doppio bacio, portò dentro di sé queste immagini, come lo sguardo malinconico e la voce roca