Lo spettatore si trova risucchiato in un labirintico susseguirsi di stanze accavallate le une sulle altre, costretto a muoversi in continuazione per riuscire a fruire la mostra. Il percorso tra una stanza e l'altra è costellato da una serie di testi prodotti da Pulitzer e Jeff Nagy, una narrazione frammentaria, ibrido tra il romanzo di fantascienza e le chat da online gaming