A seguito degli interventi di scavo a Ostellato per la posa della nuova condotta idrica su via dei Lidi ferraresi, da parte di CADF La fabbrica dell’acqua, sono stati portati alla luce interessanti resti del periodo romano. Lo ha comunicato ora il Mic - Segretariato Regionale per l'Emilia-Romagna. Ostellato (Ustlà in dialetto ferrarese) è un comune di 5 595 abitanti della provincia di Ferrara in Emilia-Romagna. Fa parte dell'Unione dei comuni Valli e Delizie
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Una fossa conteneva numerosi mattoni stampati e dotati di sigillo militare, prodotti tra il 98-101 d.C., destinati ad essere utilizzati per costruire pilastri per il riscaldamento a pavimento. I pilastrini erano chiamati suspensurae. derivato da suspendĕre "sospendere". Infatti numerosi pilastrini creavano la base per un pavimento "galleggiante" nella cui intercapedine veniva fatta circolare, per riscaldare case o terme, l'aria calda e il fumo provenienti dal praefurnium, un grosso focolare che si trovava in un punto interrato dell'edificio
Nella struttura agricola specializzata nella produzione di olio sono stati trovati anche i noccioli delle drupe. Gli scavi proseguono. Le indagini preventive documentano diverse aree, prima dell'installazione di pannelli fotovoltaici
Il ritrovamento è avvenuto Pieve a Nievole, comune di 9mila abitanti della provincia di Pistoia in Toscana. Qui sorgeva il casolare di caccia della famiglia Medici sorto in epoca rinascimentale, oggi sede dell'ente municipale. Nel passato remoto l'area era quella di Neure, cittadina romana
Il territorio di San Prisco, originariamente, era in buona parte compreso nelle mura della città di Capua. La restante parte era adibita prevalentemente come necropoli della città di Capua. Questo è confermato dal ritrovamento presso la località chiamata Ponte di San Prisco, vicino al limite della cinta muraria della Capua antica, di resti di una necropoli del IV secolo a.C. Di eccezionale importanza è stato il ritrovamento nel 1997 da parte della Soprintendenza dei Beni Archeologici dell'impianto dell'antico tempio di Giove della città di Capua in San Prisco nella località Costa delle Monache, come sostenuto anche dal Beloch e da autori classici. L'edificio è datato fra il III e il II secolo a.C.
Lo scavo è in corso. Come dimostrano le fotografie sono stati recuperati alcuni elementi ceramici. Ma le sorprese non potrebbero essere finite qui.
L’indagine archeologica è collegata con l’intervento denominato “Rifacimento Metanodotto Rimini-San Sepolcro” realizzato da SNAM Rete Gas S.p.A., che proprio in relazione al settore posto in loc. Sant'Antimo, ha portato al rinvenimento di un interessante sito archeologico con evidenze che coprono un arco cronologico che va da epoca pre-protostorica a epoca moderna. Il rinvenimento ha determinato la necessità di realizzare un ampliamento per poter meglio indagare ed inquadrare l’area e di portare in luce una fornace di epoca romana perfettamente conservata