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Posts tagged as “Fotografe famose”

Veronica Bronzetti, fotografa. Universi coesistenti tra forma e contenuto

Se fotografare per la polivalente Veronica Bronzetti equivale a una sua (cit) «fuga dal reale», la tecnica della multiesposizione proietta, con il suo oscillare, le impressioni ricevute dalla realtà verso un punto di mobilità che rifiuta la consistenza intatta della forma, conferendo all’equilibrio originale una stabilità sfuggevole, una sensazione di “sbilanciamento” e di “incompiutezza”. Data questa prospettiva, le differenti tendenze caratterizzate dallo sviluppo logico della fotografia commerciale (da fashion photography a food photography) non sono tuttavia inconciliabili contrapposizioni con le ricerche artistiche del suo bagaglio culturale e della crescente mediazione dialettica

Alicja Brodowicz. Paure, terrori, incubi e sogni delle bambine e delle ragazzine. Il video delle fotografie

Alicja Brodowicz, nata a Cracovia, in Polonia, opera sopratutto nella Repubblica ceca, portando con sé antiche suggestioni legate al Paese d'origine. La fotografa esplora qui, con particolare intensità e poesia, l'universo mentale di se stessa bambina, offrendo una serie di immagini che appartengono al vissuto psichico di tante ragazzine. Come spiegare questi terrori che Brodowicz rende così acutamente? E quanto questi incubi sono strutturalmente indispensabili alla creazione di un equilibrio, in direzione della vita? Le immagini della fotografa polacca sono da osservare con particolare attenzione: splendidi lacerti di coscienza e simboli da decodificare

Rosita Delfino. Corpi lievi, magie, sogni, spettri quotidiani, anima e anime. Le fotografie dell'artista

Il suo primo approccio alla foto risale al 2009 e da allora è stata emotivamente coinvolta dal grande potere delle immagini nel comunicare e sorprendentemente evocare le parole, accanto alle più intime espressioni dell'anima. Solo le immagini possono trasformare la realtà oggettiva in una nuova creazione dando voce al singolo mondo segreto. Un interminabile dialogo tra apparire e essere, un affascinante viaggio nelle visioni delle donne, dove il corpo va oltre lo spazio e il tempo per immergersi in una dimensione onirica

Lindsay Seers, quella strana artista paranormale che fotografa con la bocca. Opere alla Tate. Il video

Lindsay Seers (nato nel 1966) è un'artista britannica, con doti particolarissime, ritenute, da alcuni, al limite del paranormale e una straordinaria memoria eidetica, capace di basarsi sulle immagini e di ripercorrerle in ogni punto, come se fossero fotografie o testi tratti integri da una biblioteca In campo fotografico, Linsay ha utilizzato il proprio corpo per produrre fotografie, inserendo nel fondo della bocca carte emulsionate che si impressionavano, dischiudendo le labbra. Nata sull'isola Mauritius in una famiglia navale, non parlò finché non aebbe sette anni, dopo la partenza della famiglia dall'isola. Durante questo periodo sua madre affermava che sua figlia possedeva una memoria eidetica (altrimenti nota come memoria fotografica) così vivida che non sentiva alcun bisogno di comunicazione verbale. Ha parlato per la prima volta dopo aver visto un ritratto fotografico di se stessa, che l'ha spinta a chiedere "Sono io?"

Tina Modotti quotazioni gratis – Biografia e immagini

E’ lo zio Pietro, che ha un piccolo studio fotografico, ad avvicinarla, per primo, alla fotografia. Nel 1913 si trasferisce a San Francisco, raggiungendo il padre che era già emigrato e trova un lavoro in una fabbrica tessile, iniziando anche ad affacciarsi nel mondo della recitazione teatrale. Sposa nel 1918 il pittore Roubaix "Robo" de l'Abrie Richey, e con lui sceglie di andare a vivere a Los Angeles, dove Tina nutre la speranza di affermarsi come attrice, esordendo nel 1920 con il film The Tiger’s Coat

Kalliope Amorphous, autoritratti tra divinità e mortalità. Con tecniche strane. Il video

Kalliope Amorphous esplora la natura fluida dell'identità attraverso la fotografia di autoritratto. Crea i propri processi e metodologie alternativi utilizzando l'illuminazione alternativa, oltre a sperimentare tessuti, superfici, specchi e tecniche di distorsione all'interno della fotocamera. Gran parte del lavoro di Amorphous utilizza riflessi, sfocature e esposizioni multiple per guidare lo spettatore attraverso i temi dell'identità, della mortalità, del tempo e della mitologia

Julia Margaret Cameron – Classe 1815, grande fotografa dall'anima femminista

Dotata di un notevole occhio pittorico, influenzata compositivamente dal'atmosfera preraffaellita che permeava l'immaginario del suo tempo, Julia Margaret Cameron, delicata e sensibile signora della buona società inglese, nata nel 1815, anno del Congresso di Vienna a Pattle, è considerata una delle migliori ritrattiste dell'Ottocento, per quella sua capacità di trovare, in lunghe estenuanti pose dei suoi soggetti, le posture e le espressioni che meglio esprimessero la personalità dell'effigiato

L'artista che fotografa le vere fate e le anime leggiadre

Il mondo meraviglioso della britannica Kirsty Mitchell. E' realmente difficile trovare, associati, una capacità assoluta nell'invenzione del personaggio, una composizione così equilibrata e, al contempo, densa di rinvii alla cultura del costume e una sensibilità così spiccata per il colore, dagli accostamenti più accesamente arditi alle nouances di una raffinatezza sorprendente.

Le farfalle segnano il punto d'incontro tra la donna e l'anima. Le foto di Ione Rucquoi

Nata nel 1975, a Oxford, Ione Rucquoi è una fotografa e artista concettuale che lavora molto sull'ossessione e sul rapporto irrisolto tra le giovani donne e il corpo.La libertà di sentirsi e di osservarsi, pare diventare un incubo legato alle interiora e a quanto la bellezza dell'epidermide nasconde. Anche l'angelicazione della maternità si trasforma nel sogno inquieto di partorire figure-altre, creature mostruose. Testimonianza delle enormi difficoltà di autopercezione di un equilibro tra la parte culturale e quella materiale, il tema è antropologicamente centrale nei nostri decenni - viene esplorato anche da Vanessa Beecroft - e perfettamente narrato da Rucquoi affinchè possiamo riconoscerlo e distaccarcene, in direzione di nuovi contrappesi.

Isa Marcelli: questo nostro corpo, bello e incomprensibile. Il video.

Isa Marcelli (1958) è una fotografa di notevole rilievo espressivo, nata ad Algeri (1958) e residente in Francia. Vive e ha lo studio ai margini della magica foresta di Fontainebleau, nella quale si sviluppò la maniera dei pre-impressionisti della scuola di Barbizon. I luoghi in cui vive,come nei quadri di Daubigny, sono dominati da una dimensione incantata a e magica. Grandi alberi, foreste fitte, acquitrini; un paesaggio meraviglioso all'interno del qualla natura parla per immagini e suoni. Questo senso del mistero non viene applicato da Isa Marcell al paesaggio, ma alle figure, soprattutto femminili, nei confronti della quali si pone in ascolto. La ricerca muove da presupposti post-surrealisti - vicini a Bataille - e sonda il rapporto complesso tra corporeità e psiche, nella cultura europea, tra caducità del corpo e immortalità dello spirito. Un equilibrio che, dopo la riduzione del fenomeno religioso, spinge sempre più a un'errata desacralizzazione della geografia corporea umana, unicamente considerata in due dimensioni: fisiologica o patologica.