Giulio Cesare Procaccini (1574-1625) di origine bolognese è figlio d’arte perché il padre Ercole è un noto pittore e lo sono anche il fratello Camillo e Carlo Antonio. Dopo aver realizzato alcune opere nella sua città natale, si trasferisce a Milano, luogo in cui trascorrerà tutta la sua vita. I primi documenti lo registrano come scultore per la Fabbrica del Duomo meneghino. Ma ben presto gli vengono allogate commissioni pittoriche di ampio respiro in Santa Maria presso San Celso.