Anche il catalogo di Rembrandt (Leida, 15 luglio 1606 – Amsterdam, 4 ottobre 1669) conosce incursioni nel mondo dell'erotismo. Al di là dei disegni di nudo, che appartengono alla normale produzione di un artista, il grande pittore olandese lavorò a piccole incisioni di sesso esplicito, evidentemente destinate a un mercato che le richiedeva con insistenza o scenette rusticane o pastorali maliziose; pure destinò un paio di lavori al voyeurismo con Uomo che orina e Donna che orina. Le scene di sesso esplicito sono entrambe datate attorno al 1646, quando l'artista aveva quarant'anni, era vedovo da quattro anni e conviveva con l'infermiera e balia del proprio figlio, Geertje Dircx
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Rembrandt sognava che la sua vedova ne bevesse le ceneri in una coppa come Artemisia
Rembrandt si pensò morto e immaginò di essere incorporato dalla moglie Saskia, come Mausolo che era finito nella coppa dell’adorata Artemisia, emblema della fedeltà coniugale. Un amore che va al di là della morte. Un sentimento che porta all’incorporazione del defunto, alla trasformazione della polvere in carne. Artemisia riceve le ceneri di Mausolo è un dipinto realizzato da Rembrandt nel 1634. Un’opera che racconta una storia sentimentale senza fine. Il titolo è stato posto al quadro in un tempo successivo alla sua esecuzione, anche se la critica non converge unanimemente sull’identità del soggetto
Leggi Articolo »Al museo Morandi di Bologna “Morandi e l’antico: Vitale da Bologna, Barocci, Rembrandt e Crespi”
Fino al 3 maggio 2015 la rassegna che pone in dialogo le opere di Giorgio Morandi, alcuni capolavori di autori del passato, da lui amati e studiati,
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