Tiziano aveva il dono di andare oltre l'apparenza, oltre l'aspetto esteriore, utilizzando il colore come elemento rivelatore, attraverso cui restituisce sula tela l'essenza del personaggio raffigurato. Egli anticipò, per molti versi, quel tipo di penetrazione psicologica che caratterizzò in seguito la ritrattistica seicentesca, a cominciare da Rubens. Dimostrò come non solo attraverso la luce e l'ombra o il disegno, ma anche attraverso un uso straordinario del colore si potesse restituire il valore psicologico di una personalità. E' interessante osservare come pure in certi accostamenti cromatici egli ponesse un significato psicologico
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CURIOSITA' - Che ci fanno i ritratti di quattro grandi artisti del Rinascimento italiano in un dipinto in cui appaiono trasposti nel tempo e nello spazio, catapultati tra le mura del tempio di Gerusalemme?
Gli ultimi vent’anni costituiscono una fase cruciale del percorso esistenziale ed artistico di Tiziano. Nel 1556 muore Pietro Aretino, il fraterno amico, l’agente spregiudicato, il promotore della sua pittura
In mostra, fino al 15 marzo 2015, opere di Dosso e Battista Dossi, Tiziano, Camillo Filippi, Giorgio Ghisi, Ludovico Settevecchi, sono raccolte a illustrare le componenti culturali di Bastianino, un pittore misterioso
L’esposizione al Museo Correr, Venezia, di un affascinante Autoritratto a disegno recentemente ritrovato e riconosciuto a Tiziano Vecellio dai studiosi internazionali, dal 29 marzo al 15 giugno
La Madonna delle rose è uno dei meno noti capolavori di Tiziano. La ragione è semplice. A causa dell’estrema fragilità della pellicola pittorica, col tempo l’opera non poté più essere tenuta in posizione verticale, e dovette essere collocata sopra un tavolo nei depositi degli Uffizi. Solo nel 2000 è stato possibile effettuare il delicato restauro, grazie al quale ora la troviamo esposta nelle Gallerie.
La vera storia dei perduti dipinti eseguiti per la chiesa di Pieve di Cadore. Ai suoi concittadini il grande artista fece un prezzo speciale. E affidò l’opera ai collaboratori
La mostra veneziana mette in luce le riletture innovative, operate dal pittore francese, dei codici strutturali della pittura italiana del Cinquecento