Forse da quel punto egli vide l'eruzione. "Mia madre gli fa notare che si sta formando una nube insolita, sia per grandezza. - scrive Plinio il Giovane - Lui, dopo aver preso il sole e fatto un bagno freddo, aveva pranzato, restando sdraiato, e studiava. (...) Come ad un uomo molto erudito, a lui sembrò una cosa importante e da conoscere più da vicino. Ordina che sia preparata una Liburnica; a me offre la possibilità di andare insieme. Io risposi che preferivo studiare; e per caso egli stesso aveva assegnato qualcosa da scrivere."
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La peculiarità di questa scoperta risiede nella presenza di creature marine nei mosaici, una caratteristica mai riscontrata prima nella regione. Tra gli elementi raffigurati ci sono squame di pesce, triangoli affiancati, esagoni, ottagoni, motivi a svastica, alberi, uccelli acquatici, polpi, pesci, cozze, foche, anguille e piante acquatiche
"Partendo dalla situazione attuale in cui il pavimento musivo è stato trovato - dicono gli archeologi - si pensa che la superficie del mosaico sia di circa 30 metri quadrati. Assieme al mosaico, sono state portate alla luce strutture murali costruite con mattoni e legante di calce colorata, elementi decorativi, come frammenti di colonne, pitture murali, ceramiche ad uso quotidiano ecc. Tutti elementi che indicano che abbiamo a che fare con una villa di epoca romana. Questi reperti archeologici insieme al mosaico scoperto si pensa appartengano al periodo medio, cioè I - II dopo Cristo. Si prevede che gli scavi continueranno a fornire un chiaro panorama del sito archeologico, informazioni più complete sul periodo di costruzione e sull'estensione dell'edificio".
"Un simile ritrovamento avvalora l’ipotesi che si tratti di un sito frequentato da romani benestanti, forse proprio di quella villa che è stata ipotizzata da altri" dice l'Unive . "In ambiente lagunare si tratta di un ritrovamento piuttosto raro, ad oggi abbiamo notizia di altre due gemme preziose ritrovate a Torcello e presso Barena del Vigno", afferma Beltrame.
Gli archeologi in campo, che conducono lo scavo sotto la direzione scientifica della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Caserta e Benevento, hanno individuato al momento almeno due fasi edilizie distinte: una di I sec. a.C. - I sec. d. C. ed una successiva, databile al più tardi al IV sec. d. C.
A completare le scoperte, una ricca presenza di intonaci dipinti nei colori del rosso, giallo, verde e nero, in parte presenti in frammenti negli strati di riempimento, in parte ancora in opera, a decorare quello che rimane delle pareti degli ambienti
Si tratta di una ricca abitazione situata all’esterno della cinta muraria. La costruzione risale al I-II secolo d.C. e si articola in due parti separate da uno spazio aperto. Di particolare pregio è un’ampia sala di rappresentanza pavimentata interamente da un mosaico policromo che rappresenta Orfeo che con la sua musica incanta le belve. La villa disponeva di numerosi vani, fra i quali un impianto termale con spogliatoio e stanza per il bagno caldo e un secondo ambiente decorato finemente a mosaico
“Ecco il riscaldamento a pavimento”. Scoperti i padiglioni della villa romana di Fiumana a Predappio
Osservando le immagini satellitari è stato possibile individuare nuove strutture, che sono state oggetto di scavo. Individuati alcuni ambienti pertinenti a due padiglioni della villa tardoantica, distanti 150 metri uno dall’altro: il primo attribuibile al settore di rappresentanza e il secondo a un impianto termale, come dimostra il rinvenimento di un ambiente riscaldato.
L’alloggio privato dell’imperatore Tiberio, all'interno del complesso, era situato sull’estremo picco del monte, appartato da tutto il resto del palazzo. Era formato da tre sale: un vestibolo di ingresso, con una terrazza a tettoia antistante, e due stanze con spaziose finestre e pavimenti di tarsie marmoree policrome
Grazie all'identificazione del luogo e all'indagine di scavo sono così state portate alle luce le fondamenta murarie della villa principale, un pilastro dell'ipocausto - il sistema di riscaldamento a pavimento, centralizzato - Tra i reperti anche un ornamento per cintura a forma di anfora, che gli archeologi inglesi fanno risalire al 375 d.C. circa, una piccola chiave romano-britannica, due monete del IV secolo d.C., ceramiche e intonaco murale dalla villa principale. Ma le indagini sono solo iniziate e proseguiranno nei prossimi mesi.