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Trovati sul colle del Girfalco di Fermo i resti di uno strategico villaggio dell’Età del Bronzo


*Nuove scoperte a Fermo*

“Si è recentemente chiuso una campagna di scavo archeologico sul fianco orientale del colle Girfalco a Fermo, nei pressi dell’abside della Cattedrale di S. Maria Assunta. – dice il sindaco di Fermo, Paolo Calcinaro – Lo scavo, finanziato dal Comune di Fermo , è stato condotto in regime di concessione ministeriale dal Dipartimento di Studi Umanistici dell’ Università di Napoli Federico II – Monte S. Angelo (direzione: Marco Pacciarelli), in stretta collaborazione con la #Soprintendenza per le provincie di Ascoli Piceno, Fermo e Macerata (funzionario responsabile: Federica Grilli)”.

“Le ricerche hanno permesso di mettere in luce e indagare una sezione stratigrafica in posto nella quale sono stati riconosciuti diversi strati, in prevalenza riferibili a un abitato della fase 3 della media età del bronzo (XIV secolo a.C.), e in parte forse al #neolitico (VI-inizi IV millennio a.C.). – prosegue Calcinaro – Gli strati hanno restituito molti frammenti ceramici, alcuni dei quali recanti la decorazione incisa o intagliata tipica della c.d. cultura appenninica, oltre a manufatti in selce e ossidiana, a resti di ossa animali, a carboncini, a semi, il cui studio permetterà, insieme all’analisi dei campioni pollinici e dei residui del contenuto organico dei vasi, di ottenere un’articolata ricostruzione dell’ambiente e delle attività economiche”.

“Le indagini – conclude il sindaco di Fermo -hanno consentito di accertare la presenza di un abitato stabile dell’età del bronzo (e forse del Neolitico) sul colle del Girfalco – sito strategico di eccezionale rilevanza dal quale è possibile controllare un territorio molto vasto – che finora era stata solo ipotizzata in base al rinvenimento, avvenuto in passato, di frammenti ceramici in giacitura secondaria”.