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Valerio Cerasani, dare aerea leggerezza alla parte oscura e greve della Storia


Valerio Cerasani, insignito del Premo finalisti al Nocivelli 2018, analizza qui l’opera presentata al concorso.

www.premionocivelli.it/opera/inconsistente
“L’opera fa parte di una serie più vasta, riguardante il paesaggio e su come esso influisce su noi stessi. L’immagine presa in considerazione è una vecchia fabbrica nella Germania dell’est, pesante, scura ed immobile. Quest’opera, vuole disturbare la staticità, giocare con la percezione, togliendo peso e consistenza all’edificio. Attraverso il mio lavoro sulla tela, sovverto la realtà statica che percepiamo ogni giorno”.
“L’edifico perde peso e forma, le linee tracciano ponteggi visivi e le nuvole incombono nella scena a chiamare aria di pioggia, che preannuncia da lì a breve un cambiamento . Da qui parte la ricerca in ogni mio lavoro, dalla necessità di cambiare, osare il cambiamento in ogni immagine, capendo così come noi influiamo o meno sul paesaggio che ci circonda. Il visibile diventa invisibile ed incerto”.
“Il lavoro comincia sempre da foto del soggetto che mi incuriosisce. Nel caso specifico di questo lavoro, l’edificio è situato in una vecchia zona industriale, al quale però è stata cambiata destinazione d’uso. Tutta la zona intorno all’edificio è ormai commerciale, supermercati e negozi. L’unico ricordo dell’era industriale è questa costruzione che sembra quasi non appartenere più al paesaggio circostante. Per questo motivo ho lavorato su questo soggetto, poiché un elemento così caratterizzante nella storia di un luogo, decade e viene svuotato del suo significato originario. Rimane fermo immobile con la sua mole, ma è quasi come se non ci fosse più. Ho voluto “giocare” con questo binomio; visibile e concreto con la sua storia, ma nello stesso tempo invisibile ed incerto nella nostra contemporaneità”.
“Grazie al mezzo serigrafico riesco ad intervenire sulle immagini in modo per così dire “realistico”, molto grafico, ma nello stesso tempo avendo come supporto la tela, anche pittorico. La base della tela è fatta con strati di acrilico, “spruzzando” il colore con una pistola ad aria compressa. Lo stesso metodo è utilizzato anche per creare le forme geometriche che dialogano con la struttura principale”.
Cenni biografici
Valerio Cerasani nasce a Gallarate (VA) il 20.12.1990. Consegue gli studi superiori in grafica pubblicitaria e, successivamente, si iscrive all’Accademia di belle Arti di Brera a Milano. Frequenta la triennale con prof. Galbusera in Pittura e continua i propri studi frequentando la cattedra del prof. Bressan per gli ultimi due anni di magistrale, finendo il ciclo di studi nel 2016. Vive e lavora tra Gallarate e Lipsia, in Germania.
valeriocerasani.wixsite.com/valeriocerasani