Press "Enter" to skip to content

Visitatori senza abiti e senza veli alla mostra dedicata all’iperrealismo in scultura


Il 25 marzo, gli organizzatori della mostra iperrealista di Lione, Ceci n’est pas un corps, apriranno le loro porte ai visitatori senza abiti che potranno immergersi, come Adamo ed Eva nei giorni della Creazione, nell’allestimento che presenta sculture iperrealiste, cosi autentiche, nella mimesi, da parere veri corpi umani. Ciò avverrà alla Sucrière, un ex capannone industriale della città francese. Secondo l’agenzia belga Tempora e il museo Maillol, all’origine di questa iniziativa l’idea che gli appassionati d’arte possano comprendere meglio il significato profondo di questa mostra.

Dopo Bilbao, Canberra, Rotterdam, Liegi e Bruxelles dove ha riscosso un enorme successo, la mostra itinerante “Hyperrealism. Ceci n’est pas un corps” ha fatto tappa a Lione in una versione arricchita e in parte inedita . Occorreva un’ambientazione commisurata all’eccezionalità delle opere presentate: La Sucrière adempie meravigliosamente a questo ruolo.

La mostra presenta una serie di sculture che scuotono la nostra visione dell’arte. Realtà, arte o copia? L’artista iperrealista volta le spalle all’astrazione e cerca di ottenere una rappresentazione meticolosa della natura al punto che gli spettatori a volte si chiedono se hanno a che fare con il corpo vivente. Queste opere generano quindi una sensazione di estraneità, ma sono sempre significative.

Il percorso riunisce più di 40 sculture dei maggiori artisti internazionali: George Segal, Ron Mueck, Maurizio Cattelan, Berlinde De Bruyckere, Duane Hanson, Carole A. Feuerman, John DeAndrea,…

Informazioni utili
Programma, fino al 06 giugno
Dal martedì al venerdì dalle 10:00 alle 17:00 (ultimo ingresso 1 ora prima)
Fine settimana, giorni festivi e durante le vacanze scolastiche dalle 10:00 alle 18:00 (ultimo ingresso 1 ora prima)
E-mail: info[@]expo-corps.com